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martedì 24 gennaio 2012

l'Italia si muove

Ciao a tutti quelli che mi seguono, dopo tanto tempo eccomi di nuovo qui a scrivere un nuovo post.. Ci siamo, quello che tanto speravo sta accadendo, l'Italia, gli italiani sono stanchi, i soliti, come li chiamo io, sono arcistufi di pagare sempre anche per chi non paga.. Per il momento sono solo poche categorie, i media, non tutti per carità, stanno mettendo forconi contro zappe, ci stanno facendo odiare alcune categorie poiché, se non troviamo tutto il superfluo che ci serve nei supermercati, ci dicono sia colpa dei camionisti che bloccano i trasporti.. E la colpa se nel 2012 siamo ancora per il 95% dipendenti dal trasporto su gomma di chi e'? Inoltre, se le persone e così tante pure, protestano, ci sarà pure un motivo o no? Non bisogna sempre e solo pensare si tratti di lobby, anche di quelle certamente ma non solo.. E non abbiamo visto ancora nulla, sarà veramente la fine di tutto questo sistema entro dicembre? Chissà, forse si... Le vere potenze non sono state toccate, le banche non sono state toccate anzi, l'articolo 44 sulle privatizzazioni prevede di vendere le carceri a chi? Ma alle banche naturalmente, a società sostenute dalle stesse ed in mano al questi poteri forti intoccabili.. Nel frattempo i pagliacci politici non si decurtano neanche un euro e in pensione continueranno ad andare con gli stessi privilegi di sempre, almeno questi miserabili qui.. e allora voglio vedere quelli con i forconi in mano andare a prenderli casa per casa o nei negozi vip dove vanno a comprarsi vestiti da migliaia di euro, alla faccia nostra e dei sacrifici che ci chiedono.. Passi per le proteste, a mio modesto avviso, assurde di farmacie e avvocati, se prima guadagnavano 1000 dovranno accontentarsi di 900 ma non e' come togliere 5/600 euro a famiglie di operai che non arrivano a fine mese.. Ci sono persone che conosco che non riescono più ad iscrivere i figli a scuola, non riescono a comprare i libri ecc.. Quando non riusciranno a comprare da mangiare allora ne vedremo delle belle altro che blocchi.. A livello internazionale non ne parliamo, la Cina minaccia di entrare in guerra a favore dell'Iran, l'Europa decide per l'embargo totale dei prodotti iraniani, petrolio compreso, figuriamoci quanto andrà la benzina, l'America plaude, tanto loro hann le loro scorte di petrolio e non si approvvigionano dall'Iran ecc ecc.. Perché non mettiamo l'embargo anche alla Cina, la vera causa della crisi globale? Tutti i loro prodotti e i nostri,prodotti da loro, non sono costruiti con una leale concorrenza, lavorano con ritmi sovrumani, non ci sono diritti umani e continua a regnare il comunismo, perché non andiamo ad esportare la democrazia anche da loro? E' un mondo che mi fa schifo, pensiamo solo a speculare, ad arricchirci a spese del 90% della popolazione mondiale che non ha nulla.. abbiamo rovinato il pianeta con il nostro favoloso progresso, i ghiacciai si stanno sciogliendo, stanno scomparendo intere pianure di ghiaccio al polo, abbiamo fatto estinguere intere speci di animali, deforestiamo l'ammazzonia per far pascolare le mucche di mc donald's ed altri schifi, uccidiamo i bambini e li rendiamo soldati tossicodipendenti per estrarre i cazzi di diamanti che non servono a nulla se non alla nostra vanità di esseri stupidi e insignificanti, non parliamo dei mari, super inquinati con i pesci al mercurio, della moria di uccelli, del buco dell'ozono.. La gente non riesce a fare benzina per andare a lavorare? bene, si stia a casa e si vada con i forconi in piazza, non ci sono viveri? bene, si vada nei magazzini a prenderli a piedi, si blocchi tutto ma si inizi da Roma, dai nostri dipendenti che hanno causato tutto ciò.. Mi piacerebbe vedere qualche commento a questo post ma.. stiamo ancora troppo bene e non parlo di grande fratello.. un abbraccio a tutti ciao Passero

giovedì 12 gennaio 2012

la felicita'

La felicita', Ti cerca in una lacrima, in un sorriso, in una notte stellata Ti cerca fra le pieghe delle lenzuola, in un battito sussurrato dalla luna. Ti cerca in un volto, in tutto quello che le ricorda te Ti cerca tra le note di una melodia, nella musica del suo cuore. Celato da un velo il tuo sorriso le appare distante e quegli occhi mai incontrati, le parlano teneramente Ti cerca in un sogno, che non ha motivo di esistere e tra mille parole s'incrociano i vostri pensieri. Distante è il tuo sguardo che non ha mai incontrato il suo. Non legge le frasi che vorrebbe donarti e non comprende il suoi mille perché. Una pagina ingiallita, tutto quello che le rimane. Un fremito e un sussurro delicato... Mille parole, mille emozioni non ancora espresse. Ti cerca sapendo di non trovarti, ti chiama, consapevole di non essere udita. La sua voce non può raggiungere il tuo cuore ma i suoi pensieri lo accarezzano in ogni istante Il vento bacia le sue lacrime, mentre questa pioggia sbiadisce la tua immagine Un abbraccio, triste come un addio, le scalda il cuore. La troverai, talvolta in un pensiero, delicato come una rosa, pungente come le sue spine e nel rimorso di quegli istanti rammenterai uno spicchio di felicità.

domenica 8 gennaio 2012

suicidi giornalieri..

Buongiorno a tutti, dopo qualche giorno di pausa e riflessione eccomi di nuovo a scrivere un post. Oggi vorrei parlare dei suicidi che giornalmente avvengono in Italia, da qualche mese a questa parte sembra che ogni giorno, almeno un operaio si tolga la vita perché ha perso il lavoro. Personalmente ho sempre pensato che suicidarsi sia da vigliacchi, sia sfuggire dai problemi, non affrontare la vita, offendere chi ogni giorno lotta per la vita contro la fame, le malattie ecc. Ultimamente non la penso più così perché mi rendo conto di quanto sia complicato il cervello, quanto sia ancora "inesplorato", quanto possa distruggere una depressione e come sia facile cadere in questa brutta malattia in casi come la perdita del lavoro.. Nella fase della mia adolescenza ho sperimentato in prima persona come vive una famiglia con questo problema, ho vissuto le liti che scaturivano tra mamma e papà per la mancanza di lavoro. Ho provato la vergogna di sentirsi dire che non era più possibile fare la spesa perché il libricino dei debiti era pieno. Quand'ero bambino tutti nei negozi del paese usavano avere dei libricini colorati dove si segnavano i debiti contratti nei vari negozi. Mi ricordo che quello del panificio era di colore giallo mentre quello degli alimentari era blu, ne aveva uno il commerciante ed uno il cliente, ogni fine mese si passava a saldare quello che si poteva.. Credo che per un uomo non ci sia niente di peggiore che, in salute s'intende, non avere un lavoro per mantenere la propria famiglia. E' una questione di orgoglio maschile, una tradizione atavica per cui e' l'uomo che si occupa della famiglia, un uomo che non e' in grado di provvedere al mantenimento dei propri figli e' un uomo privato della sua dignità. Spesso mia mamma accusava mio padre, nei periodi che non lavorava, di non essere un buon padre di famiglia, gli gridava di tutto e lo faceva sentire in colpa se non poteva dare a me, unico figlio, tutto quello che gli altri bambini avevano. Non lo faceva perché era stronza, cattiva o altro ma solo per disperazione e, nei momenti di difficoltà, puo' capitare che un matrimonio possa andare a rotoli, che a volte non ci sia la forza necessaria per sostenersi a vicenda. Quando in una famiglia, specie di questi tempi, manca il sostegno economico per potersi comprare da mangiare, hai voglia a dire l'importante e' la salute. Ricordo invece i momenti di serenità e felicita' quando lo stipendio arrivava puntualmente, le liti erano quasi inesistenti ed in casa si respirava tranquillità. Non dimenticherò mai gli occhi di mio padre nei momenti di disoccupazione, era uno sguardo triste, malinconico, umiliato. Qualche volta l'ho sentito piangere nel garage vicino al banco dove teneva i suoi attrezzi per i lavoretti domestici, era molto frustrante e, secondo me, la cosa più brutta che ricordo vedere il proprio papà piangere per quel motivo. Ecco perché ora capisco il motivo per cui molti, nella disperazione, cadano in depressione e si tolgano la vita. Quando non hai un lavoro vieni anche isolato, in famiglia, come dicevo, scoppiano litigi assurdi per ogni motivo, non hai più rapporti sociali, non esci di casa un po' per vergogna (come se ci si dovesse vergognare di aver perso il lavoro) un po' per la mancanza di soldi per una semplice pizza con gli amici, quindi ti isoli e ti sembra non ci sia via d'uscita.. Ecco il motivo (forse) per cui oggi quando sento Che una persona si e' suicidata perché ha perso il lavoro, mi rattrista in modo particolare. Penso al dolore della famiglia e alle cose che passavano per la testa di quella persona che e' arrivata a tanto.. La cosa pero' che mi rende particolarmente triste ed arrabbiato e' vedere l'indifferenza della gente davanti a queste notizie, quasi nessuno ne parla, non si leggono commenti sui social network, viviamo in una società dove ognuno pensa per se, non ci sono più valori, non ci si aiuta più, siamo diventati tutti insensibili, avidi, quelli che erano i sette peccati capitali sembra che oggi siano diventate virtù. Non e' questo il mondo che vorrei per il mio piccolo bambino, chissà, io spero sempre che tutto questo possa cambiare. Un saluto ed un abbraccio passero