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lunedì 4 giugno 2012

un prete speciale..

Oggi vi voglio raccontare la storia di un parroco secondo me speciale, Don Marco, un prete veneto di Padova con una mentalità rivoluzionaria e molto vicina, con le dovute proporzioni, a quella di Gesù.. Don Marco e' molto giovane e da giovane va vestito, jeans, maglietta, scarpe da tennis, nessun oggetto che lasci intendere trattarsi di un ragazzo che fa il prete. Questo parroco ha iniziato a frequentare i bar di sera dove consumava qualche sprizz e, così facendo, ha allacciato delle amicizie con giovani come lui i quali, scoperto che si trattava di un parroco, nn ci credevano tanto da dovergli fornire delle prove.. E' così, per curiosità e perché nn credevano potesse essere vero, che alcuni ragazzi iniziano quindi a frequentare la chiesa di Don Marco e, nel giro di poco tempo, diventano 400. 400 ragazzi che ogni domenica nel tardo pomeriggio vanno alla messa di Don Marco.. Una messa speciale, dove non c'è ipocrisia, menzogna e bigottismo, lui racconta Gesù com'era veramente e si comporta e vive come faceva lui. Racconta Gesù e Dio come tutti dovrebbero fare, per parlare della bellezza di Maria ha messo un poster di una modella bellissima e poco vestita in chiesa.. I vecchietti all'inizio si lamentavano poi, anche loro, vedendo le centinaia di giovani a messa hanno capito.. Non i più bigotti e radicali chiaramente i quali, essendo i più alto locati e potenti, di conseguenza anche i più peccatori, ne hanno chiesto il trasferimento.. Don Marco nelle sue funzioni ha usato spesso le parole di Vasco, De Gregori, ecc, la musica come accompagnamento e, ha sempre detto, che Gesù ha sempre mandato a fanculo quelli che se lo meritavano.. Lui sfoggiava un abito sobrio e particolarissimo, nn consono ai canoni sfarzosi della chiesa, lui due volte a settimana usciva la sera anche fino alle due, andava nei pub, nelle feste paesane d'estate, li' si intratteneva con i giovani, conosceva le ragazze ed i ragazzi con i quali stava in compagnia tutta sera portandoli a parlare di fede e chiesa, chiedendo loro perché fossero lontani da Dio, da Gesù e le sue parole. Solo alla fine delle sue serate svelava di essere un parroco e, tutti, rimanevano increduli, tutti dicevano che la chiesa nel 2000 dovrebbe essere rappresentata da persone così, che vanno tra la gente che non la pensa come loro er cercare di capire il perché di questo, confrontandosi. Ebbene, il vaticano nn poteva certo accettare tutto ciò, poco importa se questo Parroco ha saputo toccare con le sue parole centinaia di ragazzi, far riscoprire la fede e la parola di Dio a loro, difendono i pedofili ma questo andava rimosso, punito, trasferito.. E così, il mio mito di parroco, il parroco come secondo me dovrebbe essere, e' stato trasferito a Roma al Vaticano con un incarico di poco conto e nascosto nonché impossibilitato a svolgere le funzioni nel suo modo.. Il giorno della sua ultima messa la chiesa era gremita, e, alla fine della funzione, si e' congedato dalla sua gente con testuali parole: " io non pretendo di cambiare il mondo ma, un certo mondo, non potrà cambiare me "! Un boato si e' levato in quella chiesa e, anche i più anziani per bene e scettici, si sono alzati in piedi ad applaudire Don Marco, tutti piangevano e lo abbracciavano.. Ecco, questi sarebbero gli uomini di chiesa che vorrei, gente umile comune, che vive veramente nella parola di Gesù e di suo padre Dio, gente che sappia far ricredere anche persone come me, gente che veramente sappia raccontare Gesù e la sua famiglia, gente che sappia riconciliare noi normali mortali con Dio.. Ed invece la casta del Vaticano cosa fa? Lo rende inerme, lo punisce quasi per essersi permesso di dire la messa fuori dagli schemi loro.. E allora io dico forza Don Marco, spero che altri come te arrivino e sappiano conquistare i cuori come hai fatto tu, grazie.. Passero